I pozzetti sono stati tutti posizionati. Si è fatto anche passare un cavidotto per futuri possibili usi.
Terminati i lavori di raccordamento, i tubi sono stati interrati e richiuse le tracce.
Mi chiamo Vito e spesso dimentico le cose. Progetto e coltivo o forse coltivo per progettare, sinceramente non me lo ricordo più. Ricordo sempre e solo il ricordo della terra in cui sono nato. Un’amica mi chiama “Vito delle viti”, forse perché sono cresciuto fra i vigneti delle Puglie. O semplicemente mi piacciono le viti perché amo costruire panche di legno su cui raccontare storie da cui nascono rapporti che, come in una giostra, gira che ti rigira, mi riportano sempre al punto in cui tutto è iniziato: la madre terra.